Campagna naturalistica con tirocinante Università Milano

Emanuele Crepet conclude con successo il suo tirocinio universitario svolto con Associazione Italiana di Aracnologia

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Campagna naturalistica e tirocinio università di milano

La mia campagna naturalistica con l'Associazione Italiana di Aracnologia

Campagna naturalistica gruppo tutor studentiMi chiamo Emanuele Crepet, mi sono laureato a dicembre 2021 in Scienze Naturali all’Università Statale di Milano  con una tesi sull’Araneofauna dell’Orto Botanico Città Studi del capoluogo lombardo.
Prima della tesi ho partecipato ad un tirocinio formativo con Aracnofilia – Associazione Italiana di Aracnologia, attività che l’Associazione propone e finanzia per i suoi soci https://www.aracnofilia.org/bandi-finanziamenti-e-borse-di-studio/ Ci tengo a raccontarvi la bella esperienza in queste poche righe.
Per il mio percorso di tesi ritengo infatti sia stato molto utile partecipare alla campagna naturalistica con l’Associazione Italiana di Aracnologia, svolta da giugno a settembre 2021 nella Riserva regionale del Monte Prinzera e completamente organizzata dall’Associazione.
Le campagne naturalistiche sono delle attività di campo, le quali possono essere svolte sia all’interno che all’esterno dell’Università e sono necessarie per acquisire competenze pratiche, crediti universitari e quindi laurearsi.

In particolare, durante l’esperienza sul Monte Prinzera, abbiamo campionato i ragni di questo SIC (sito d’importanza comunitaria) nell’Appennino parmense, interessante dal punto di vista ecologico per la presenza di diversi affioramenti ofiolitici, endemismi botanici e specie particolari di animali, soprattutto di Mammiferi e Uccelli. Quest’attività si inserisce all’interno di un Progetto più ampio, nato dalla collaborazione tra l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale Parchi del Ducato e l’Associazione Italiana di Aracnologia, con il fine di monitorare e indagare per tre anni l’araneofauna della Riserva, mai studiata prima.

La campagna naturalistica mi ha visto attivo in due ambiti, uno riguardante la raccolta dei campioni e uno successivo consistente nell’attività di laboratorio per la conservazione e identificazione degli esemplari raccolti. Gli specialisti dell’Associazione hanno avuto ruolo di tutor nell’insegnare tutte le metodologie e accompagnandomi durante le cinque giornate di monitoraggio.

I metodi di raccolta utilizzati sono stati quattro:

  • Retino da sfalcio: strumento di campionamento che permette di raccogliere le specie presenti nell’erba alta o nei cespugli; esso viene fatto passare più volte nella vegetazione e successivamente i ragni vengono prelevati dal sacco con delle pinzette;
  • Ombrello entomologico: questa tecnica di campionamento permette di catturare le specie che vivono sugli alberi e gli arbusti; su di esso vengono raccolte con una pinza quelle specie che vi cadono sopra in seguito allo scuotimento dei rami delle piante;
  • Raccolta a vista: con una pinzetta vengono raccolti esemplari arboricoli e terricoli che vengono localizzati, appunto, attraverso la ricerca a vista sia sul terreno che sotto pietre o tronchi;
  • Trappole a caduta: consistono in bicchieri sotterrati fino all’orlo e riempiti con glicole etilenico, liquido che conserva gli esemplari che vi cadono dentro, appartenenti perlopiù a specie terricole; i suddetti bicchieri, opportunamente mimetizzati nel terreno, vengono svuotati e ricaricati ogni 15/20 giorni.

Successivamente, gli esemplari raccolti sono stati conservati in alcol etilico al 75% per poi essere identificati allo stereomicroscopio, di cui ero già in possesso per interesse in personale in quanto già molto appassionato di Aracnologia.

Per l’identificazione ho utilizzato diverse chiavi dicotomiche, tratte da articoli scientifici e da risorse multimediali. Le determinazioni al microscopio in gran parte volgono sull’analisi della disposizione oculare, dell’habitus, pattern di colorazione del corpo e dei genitali: questi ultimi infatti sono spesso diagnostici e permettono tra le specie un isolamento riproduttivo in quanto di norma i genitali non riescono fisicamente ad incastrarsi tra specie diverse. Una volta identificati, gli esemplari sono stati fotografati per poi essere sottoposti ai tutor dell’Associazione per la conferma delle determinazioni. 

Nel complesso sono state identificate oltre 60 specie, in un computo totale di oltre 400 esemplari analizzati. Le famiglie con più specie rilevate sono state i Salticidae (tra quelle catturate con il retino da sfalcio), i Thomisidae (ombrello entomologico), gli Araneidae (raccolta a vista) e gli Gnaphosidae (trappole a caduta). Lo studio ha permesso anche di individuare specie molto interessanti che saranno oggetto di indagine specifica nei futuri campionamenti. I dati raccolti sono stati inseriti in una relazione che ha ottenuto ottime valutazioni dei professori del mio corso di laurea e saranno poi utilizzati per le pubblicazioni scientifiche di fine progetto.

Personalmente ritengo che questa esperienza sia stata altamente formativa e quindi la consiglio come campagna naturalistica a tutti quegli studenti che intendano specializzarsi in questo ambito. In primo luogo ho potuto infatti confrontarmi con esperti del settore, i quali mi han fornito preziosi consigli e accorgimenti sui metodi di campionamento e sulle identificazioni; in secondo luogo ho potuto ulteriormente specializzarmi nel campo dell’Aracnologia attraverso l’acquisizione di nuove competenze specifiche. Inoltre, diciamocelo, mi sono pure parecchio divertito!

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