Glossario Aracnologico

Conoscere la terminologia è fondamentale per approfondire le tante tematiche sugli aracnidi

Tempo di lettura: 8 minuti

A cura di Alessandro Kulczycki e Carlo Maria Legittimo

Indice dei contenuti

A

Addome – Anche Opistosòma. Regione posteriore del corpo dei ragni, che include le aperture respiratorie, l’orifizio genitale, le filiere, il tubercolo anale e, se presenti, cololus o cribellum. Costituito da dodici segmenti addominali fusi in un’unica struttura, è collegato al cefalotorace mediante un pedicello.

Allopàtrica – In riferimento a popolazione, specie o sottospecie geograficamente separata e quindi isolata da altre.

Allotipo – Per l’ICZN è così definito l’esemplare, facente parte dei paratipi depositati, di sesso opposto all’olotipo.

Alvèolo – Latino: Alvèolus. Cavità ventrale del cymbium dove è alloggiato il bulbo genitale.

Apòdema  – Ripiegamento sclerotizzato della cuticola che fornisce un punto di ancoraggio per i muscoli interni, ad esempio quelli dilatatori dello stomaco succhiante o i fasci muscolari addominali. Tra i più evidenti vi è la superficie interna della fovea.

Annulato – Riferito prevalentemente alle appendici, indica la presenza di bande circolari pigmentate, simili ad anelli e piu o meno sottili.

Apòfisi – Latino: Apòphysis. Escrescenze e processi sclerificati del tegumento, in genere presenti su alcuni segmenti dei pedipalpi di maschi adulti. Hanno un ruolo di rilevanza durante l’accoppiamento e garantiscono un aggancio sicuro con l’epigino o la vulva della femmina. Di notevole rilevanza anche da un punto di vista tassonomico è l’apofisi tibiale presente in molti maschi adulti.

Apomorfia – Anche carattere apomorfo. In cladistica identifica un carattere morfologico derivato da uno più ancestrale, un carattere nuovo quindi acquisito recentemente durante l’evoluzione. Si contrappone a plesiomorfia.

Appendice – Latino: Appendix. Termine generico usato per indicare le zampe, i cheliceri, i pedipalpi e le filiere.

Araneomorphae – Anche Araneomorfi. Infrarodine degli Opistothelae caratterizzato da cheliceri labidognati e trachee respiratorie.

Araneofaga – Detto di specie specializzata nel predare e nutrirsi prevalentemente di altri ragni.

Areale – Area geografica dove la specie vive e si riproduce. Nella zona così individuata possono presentarsi aree piu marcatamente colonizzate e altre prive di esemplari, in funzione ovviamente delle caratteristiche ecologiche del territorio. Si definisce “areale primario” quello originario/naturale e “areale secondario” quello di introduzione antropogenica o di successiva migrazione.

Arenicola – Detto di specie adattata a vivere in ambienti prevalentemente sabbiosi.

Atrio – Latino: Atrium. Vengono cosi indicate le cavità o i vestiboli della vulva o dei polmoni a libro.

Autapomorfia – Anche carattere autapomorfo. In cladistica identifica un carattere morfologico derivato ma unico e caratteristico del gruppo considerato. Un carattere autapomorfo non è presente nei parenti prossimi o nei progenitori comuni.

Autotomia – Amputazione spontanea di una parte o di un’intera appendice, solitamente una zampa, rimasta incastrata o danneggiata da un predatore.

B

Ballooning – Tecnica di dispersione aerea sfruttata da molte famiglie di ragni, prevalentemente durante i primissimi stadi di sviluppo. Ogni esemplare raggiunge una zona rialzata e produce uno speciale filo aeronautico per poi esporlo alle correnti d’aria. Quando queste sono sufficentemnte forti, il lungo filo viene trascinato via trasportando con se l’esemplare anche per distanze considerevoli.

Basale – Ancheprossimale. Riferito alla parte più vicina al corpo di un’ appendice o di un segmento. Si contrappone a terminale.

Bidentato – Provvisto di due denti.

Bifido –  Diviso in due rami.

Bipartito –  Diviso in due parti.

Biseriato – Riferito a una disposizione in due serie o due file.

Bulbo genitale – Organo copulatore maschile situato sul tarso del pedipalpo, il cymbium. Nei ragni aplogini il bulbo presenta una struttura molto semplice, sclerotizzata e di forma globulare o conica. Solitamente si può individuare il tegulum e, distalmente, l’embolo. Negli entelegini invece la struttura è più complessa ed è formata da una serie di scleriti (subtegulum, tegulum, conductor, apofisi ed embolo) ed haematodochae membranose.

C

Calamistro – Latino: Calamistrum. Serie di setole uguali, incurvate all’estremità e disposte su una o due file, presente sul metatarso IV dei ragni cribellati. Viene utilizzato per “pettinare” i microfili di seta che fuoriescono dal cribello. E’ ridotto o assente nei maschi adulti.

Canale velenifero – Sono due e collegano la coppia di ghiandole velenifere, situate nel segmento basale dei cheliceri o nel prosoma, alle aperture presenti su entrambe le zanne dei cheliceri.

Carapace – Anche Tergum. Sclerite dorsale che ricopre il prosoma.

Carattere diagnostico – Caratteristica morfologica tipica di un taxon (famiglia,  genere, specie…) che lo differenzia da altri taxa. L’insieme dei vari caratteri diagnostici rende possibile la realizzazione di una chiave dicotomica utile a discriminare schematicamente i gruppi tassonomici.

Cavernicolo – Anche troglòbio. Organismo strettamente legato all’ambiente cavernicolo e  fortemente adattato alla condizione di oscurità, alta umidità relativa e temperatura costante tipica delle grotte.

Cefalotorace  – Anche prosòma. Parte anteriore del corpo dei ragni che include occhi, pedipalpi, le appendici boccali e le zampe. Originariamente costituito da 6 segmenti ora fusi in un unica struttura. Spesso viene divisa in due regioni, quella cefalica e quella toracica.

Cheliceri – Latino: Chelicerae. Primo paio di appendici boccali, ognuno formato da un segmento basale e una zanna articolati tra loro. Hanno la funzione di inoculare il veleno, immobilizzare e rompere l’esoscheletro della preda Possono essere muniti di piccoli denti disposti in piu file sui margini interni.

Chilum– Piccolo sclerite triangolare o trasverso presente nella zona membranosa situata tra il margine anteriore del carapace ed i cheliceri.

Chitina – Polisaccaride azotato, componente primario dell’esoscheletro degli artropodi.

Clade – In cladistica identifica un gruppo formato da un antenato comune e tutti i suoi discendenti, ovvero un gruppo monofiletico.

Cladistica – Anche tassonomia cladistica o sistematica filogenetica.. E’ un metodo di classificazione degli organismi che si basa sul grado di parentela, ovvero sulla distanza nel tempo dell’ultimo progenitore comune. I rapporti di parentela vengono stabiliti in base ad un’accurata analisi dei caratteri condivisi (omologie) e della loro plesiomorfia o apomorfia.

Clavate – Riferito a setae dalla tipica forma a clava.

Cleptoparassita – Specie parassita che si impadronisce di nascosto o in maniera aggressiva del cibo procacciato da un’altra specie ospite.

Clypeus – Viene cosi definita l’area compresa tra la linea oculare anteriore ed il margine anteriore del carapace. L’ampiezza di questo è spesso usata come carattere diagnostico.

Cocoon– Vedi ovisacco.

Colulus – Protuberanza vestigiale più o meno sviluppata, talvolta rimpiazzata da due setole o completamente assente, situata nella parte ventrale e terminale dell’opistosoma. Deriva dal paio di filiere mediane anteriori formatesi durante la fase embrionale, ma non più funzionali negli araneomorfi.

Concŏlor – Di colore uniforme.

Còndilo – Latino: Condylus. Sporgenza laterale esterna alla base dei cheliceri.

Conductor – Sclerite del bulbo genitale che protegge, accompagna e sostiene l’embolo.

Conspecifico – Detto di un esemplare appartenente alla stessa specie.

Cosmopolita  – Detto di una specie diffusa in tutto il mondo e in più aree climatiche.

Coxa – Il primo segmento delle zampe e dei pedipalpi. Si unisce in corrispondenza della pleura del prosoma.

Cribellati – Detto di quei ragni che presentano cribellum e calamistrum.

Cribèllo – Latino: Cribellum. Placca munita di numerosi fusuli, divisa o indivisa, posta alla base delle filiere anteriori dei ragni cribellati. Nei maschi adulti si presenta notevolmente ridotta o priva di fusuli. Produce fili lanosi estremamente sottili (diametro ca. 0.00001 mm) e dotati di capacità altamente adesive.  Questi vengono posizionati dal ragno, per mezzo del calamistro, attorno ai normali fili che costituiscono la struttura base della loro tela.

Criptiche/Criptica – Sono cosi definite quelle specie che non presentano differenze morfologiche, risultando fenotipicamente indistinguibili, ma che differiscono a livello molecolare, ecologico e riproduttivo.

Cuspules – Piccole setae robuste, troncate e arrotondate, presenti sul labium e sulle maxillae dei Mygalomorphae.

Cutìcola – Latino: Cuticula. Anche tegumento. Rivestimento rigido esterno che ricopre il corpo degli artropodi. E’ costituita da strati sovrapposti formati da proteine e chitina e nei ragni viene periodicamente sostituita durante le mute di accrescimento (ecdisi).

Cymbium – Nei maschi adulti viene così chiamato il tarso modificato dei pedipalpi. Ricopre dorsalmente il bulbo genitale o funge semplicemente da sostegno per questo.

D

Diade – Coppia di strutture simili.

Digitiforme – Riferito ad un’appendice che ha forma allungata e segmentata simile a quella di un dito.

Distale – Anche Terminale. Riferito alla parte più lontana al corpo di un’ appendice o di un segmento. Si contrappne a prossimale.

Dimorfismo – Si ha in presenza di forme e aspetti differenti in due individui della stessa specie. Generalmente riferito a differenze cromatiche o, in caso di dimorfismo sessuale, quando i due sessi differiscono l’uno dall’altro per caratteri secondari.

Diverticoli – Generalmente usato per indicare qualsiasi estroflessione o invaginazione di organi interni, solitamente di forma tubolare o a sacco, individuano nella vulva le diverse ampolle in cui si suddivide ogni ricettacolo (o spermateca). Si possono avere più diverticoli per spermateca.

Dorsale – Sulla superficie superiore di un parte del corpo o di un’appendice.

Dotti copulatori – Anche dotti di inseminazione. Presenti nelle femmine di tutti i ragni, a volte sostituiti da un’unica tasca copulatoria (come negli Haplogynae), sono i canali attraverso i quali viene trasferito lo sperma dagli orifizi genitali alle spermateche della vulva durante l’accoppiamento.

Dotti di fecondazione – Presenti solo nelle femmine degli Araneomorphae Entelegynae, collegano le spermateche all’uterus externus. Sono i canali che trasportano lo sperma espulso dalle spermateche verso le uova durante la fase di fecondazione.

Dotto spermatico – Canale situato all’interno del bulbo genitale del maschio, nel quale viene immagazzinato e conservato lo sperma fino alla sua espulsione durante l’atto copulatorio.

E

Ecdisi – Anche muta. E’ il processo nel quale il tegumento che riveste il corpo viene rinnovato, con la perdita del vecchio esoscheletro e con la formazione e l’indurimento del nuovo. Per gli artropodi rappresenta l’unico modo per poter crescere in dimensioni.

Ecribellati – Detto di quei ragni che non hanno cribellum e calamistrum.

Embolo – Latino: Embolus. Elemento distale del bulbo genitale che viene introdotto negli orifizi copulatori della femmina durante l’accoppiamento. E’ la struttura mediante la quale viene fisicamente trasferito lo sperma e presenta, all’estremità, l’apertura del dotto spermatico.

Emocianina – Proteina respiratoria degli artropodi, equivalente all’emoglobina dei vertebrati. Contiene due atomi di rame in grado di legarsi reversibilmente con una molecola di ossigeno che trasportano ai tessuti. La presenza di rame le dona una caratteristica colorazione bluastra. Le sue molecole sono libere nell’emolinfa e non racchiuse in cellule come gli eritrociti.

Emolinfa – E’ il fluido corporeo degli artropodi, più denso del sangue dei vertebrati e privo di emoglobina. Si compone di una frazione liquida (plasma) e una cellulare. Nel plasma sono presenti proteine, lipidi ed enzimi, oltre all’emocianina, mentre la frazione cellulare è composta di leucociti ed enocitoidi.

Endemico/Endemismo – Detto di genere, specie o sottospecie che si trova esclusivamente in un determinato territorio. Sono particolarmente interessanti gli endemismi che riguardano territori o areali di piccola estensione come quelli insulari.

Enditi (Gnatocoxa) – o “Lame mascellari”. Presenti in tutti gli Araneomorphae, ma assenti in molti Mygalomorphae, il termine si riferisce alle coxe dei palpi le quali risultano fortemente modificate. Sono un elemento fondamentale dell’apparato boccale ed hanno un ruolo importante nella macerazione del cibo prima che questo venga ingerito. Sul margine interno spesso presentano una fitta peluria, detta anche scopula, e piu raramente una fila di minuscoli denti definita serrula.

Endosternite – Elemento di base dell’apparato scheletrico interno, formato da tessuto connettivo e situato dentro al prosoma di tutti i ragni. Serve come punto di aggancio per diversi muscoli importanti, tra cui quelli dilatatori dello stomaco succhiante.

Entelegynae – Araneomorphae che possiedono organi genitali complessi. Le femmine sono caratterizzate dalla presenza di un epigino e di una vulva con due paia di dotti.

Epigino – Latino: Epigynum. Presente solo negli Araneomorphae Entelegynae, è la parte esterna e sclerotizzata dell’organo genitale femminile. Situato di fronte al solco epigastrico nella zona ventrale dell’addome, vi si aprono gli orifizi copulatori dai quali i dotti copulatori raggiungono le spermateche. Molto variabile in forma e struttura è un importantissimo carattere diagnostico.

Etospecie – Specie definita non da caratteri morfologici quanto principalmente sulla base di tratti comportamentali.

Esoscheletro – Termine che indica nel complesso lo scheletro esterno, ovvero la superficie rigida del corpo degli artropodi. L’esoscheletro è costituito da tegumento chitinoso.

Esuvia – Latino: Exuvia. Termine con cui si indica l’esoscheletro dopo che è stato dismesso nel processo di muta.

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