Un'incredibile varietà....
Dalle grandi tarantole, ragni considerati “primitivi” dagli studiosi, all’incontro con altri rappresentanti più evoluti del mondo a otto zampe, il passo pare obbligato per chi coltiva questa forte passione.
Nell’ordine Araneae, a fianco dei Migalomorfi (o Ortognati), si contano infatti molte migliaia di altri ragni, appartenenti ad un gruppo ben distinto. Si tratta dei Labidognati o Araneomorfi. Essi si distinguono dalle migali per molte caratteristiche anatomiche ma, principalmente, per il movimento dei cheliceri, il cui asse di rotazione è coincidente al corpo del ragno (“a pinza”) e per via dell’apparato respiratorio, decisamente più complesso. Sono ragni che potremmo definire, con un po’ di impertinenza, ragni “moderni”.
Ce ne sono moltissimi. Alcuni, quasi privi della vista come gli esemplari delle famiglie Theridiidae o Araneidae, sanno però costruire ragnatele di complessità eccezionale e di assoluto rigore strutturale, altri, come i Salticidae hanno vista aguzza e colori sgargianti e cacciano aggredendo ardimentosi le loro prede. Alcuni sono ragni pescatori in grado di catturare piccoli pesci immergendosi in apnea, altri cacciano usando un lazo di seta, come minuscoli cowboy del micromondo.
Molti di questi esemplari sono comuni nei nostri campi e sono i cugini locali dei magnifici esemplari diffusi ai tropici, dove tutte le stranezze e le particolarità di questo gruppo vengono esaltate all’ennesima potenza.
Con questa sezione apriamo dunque una finestra sul mondo lontano dei ragni esotici, caratterizzato di una varietà incredibile di comportamenti, forme e colori che costituisce un’attrazione decisamente irresistibile per chi si interessa all’aracnologia. Tanto che, talvolta, questi aracnidi riescono addirittura ad offuscare la fama delle popolarissime tarantole.