Una specie endemica del Madagascar, poco conosciuta e dall'allevamento molto particolare.
A cura di Salvatore Angelastri
Indice dei contenuti
ToggleSottordine: Mygalomorphae
Famiglia: Theraphosidae
Sottofamiglia: Eumenophorinae
Nome scientifico: Monocentropus lambertoni (Fage, 1922)
INTRODUZIONE
Monocentropus lambertoni non è una migale molto conosciuta. La prima volta che ho visto questa specie era in un grosso terrario in legno: qui erano stabulati vari esemplari (probabilmente di cattura), tutti insieme, con un prezzo davvero alto. La cosa che mi ha subito incuriosito è che fossero “comunitari”.
Con il passare del tempo, gli esemplari sul mercato andavano via via diminuendo, arrivando al punto che quelli presenti erano sempre più rari e difficili da reperire.
Tutt’ora, di fatto, non è comune trovare esemplari in vendita. Non è un ragno appariscente e dai colori vivaci e, forse, questo è uno dei tanti motivi per cui non è apprezzato. Nonostante ciò, è abbastanza ricercato dagli appassionati più esperti proprio perché è diventato raro.
DISTRIBUZIONE E HABITAT
Decritto nel 1922 a partire da 5 femmine e due maschi, inviati a Fage da Charles Lamberton (paleontologo francese), non si conosce con precisione la zona del primo ritrovamento. In un articolo datato (Fage, 1946) si menziona un esemplare maschio catturato in una grotta profonda e buia (chiamata Andavakobè), all’interno del massiccio dell’Ankarana, oggi riserva speciale nel nord ovest del Madagascar. Questa è l’unica informazione pubblicata sul suo possibile areale.
La riserva di Ankarana è una zona carsica, ricchissima di grotte al cui interno scorrono molti corsi d’acqua sotterranei. Dal clima generalmente tropicale secco, con una lunga stagione asciutta (da maggio a dicembre), la grande quantità di acqua che cade nei mesi piovosi (gennaio-febbraio) ha modellato le pietre calcaree che dominano l’ambiente. All’interno delle grotte e dei passaggi scavati nel carbonato, l’umidità è ben più elevata rispetto alle parti esterne esposte al sole.
Ma Monocentropus lambertoni sarà proprio originario di questo massiccio calcareo?
Nella stessa riserva, nelle stesse grotte, è nota la presenza di un’altra specie di Theraphosidae: Encyocrates raffrayi. Questa migale vive all’interno delle lunghissime cavità naturali, comprese le molte che ospitano grandi comunità di pipistrelli e che hanno il fondo quasi completamente coperto di guano. L’esemplare ritrovato nel 1946 sul fondo di una grotta potrebbe essere stato identificato erroneamente come M. lambertoni, individuando così un areale inesatto per la specie di cui scriviamo.
Sarebbe ovviamente necessario fare ulteriori verifiche per validare la presenza nell’Ankarana.
Recentemente invece, una segnalazione apparsa su iNaturalist lo riporta per una zona un po’ più a nord-est, dove il clima, sempre tropicale secco, è leggermente differente da quello del massiccio essendo questa solo a 4-5 km dal mare e caratterizzata da molta vegetazione.
DESCRIZIONE E ABITUDINI
Monocentropus lambertoni è di colore marrone/grigio, con il corpo ricoperto di lunghi “peli”, soprattutto sull’addome e sulle appendici. Zampe sottili e lunghe, è ben diverso dal cugino Monocentropus balfouri.
Le femmine adulte misurano circa 6 cm di corpo (4 cm per i maschi maturi). Naturalmente le misure sono indicative e possono esserci lievi differenze da esemplare a esemplare.
I due sessi, nelle fasi di crescita, sono di fatto indistinguibili. Solo dopo l’ultima muta i maschi assumono una struttura più allungata e presentano gli speroni tibiali.
Monocentropus lambertoni è un ragno molto aggressivo. Non essendo munito di setole urticanti, l’unica sua difesa è il display per intimorire l’eventuale “disturbatore”, ed infine il morso. Di fatto, non si fa problemi a mordere se disturbato. C’è da aggiungere che la posizione di difesa viene assunta quando l’animale non si trova nei pressi della tana. Al contrario, preferisce scapparvi all’interno.
VELOCITA’ DI CRESCITA E DIMENSIONI
Rapidità di crescita: Medio/lenta.
Una femmina impiega più di 5 anni a diventare adulta (poco meno per il maschio).
ALLEVAMENTO
Data la rarità di questa specie, ad oggi non ci sono molte informazioni sulle corrette condizioni di allevamento. Dall’esperienza maturata è stato osservato che un contenitore/terrario abbastanza alto e con abbondante torba ben bagnata è idoneo ad allevare M. lambertoni. Al centro della teca si può posizionare un sughero tubolare infossandolo leggermente nel substrato. Consiglio sempre di tenere la superficie del sughero rialzata rispetto al livello della torba, in modo che il ragno possa avere una superficie asciutta su cui stazionare nonostante l’ambiente umido circostante.
Una temperatura media di allevamento di 25°C sarà ottimale, ma occorre tener presente che in natura si verificano periodi secchi e periodi più freschi e umidi. Nel primo caso, simulando una diminuzione delle precipitazioni, sarà utile diminuire l’apporto idrico alla torba per qualche mese. Nella stagione delle piogge si potrà abbassare un po’ la temperatura.
E’ di fatto una specie terricola opportunistica che sfrutta i ripari che gli si offrono. Non è però un ragno tessitore: nel terrario ci sarà pochissima tela, giusto un sottilissimo velo nei pressi della tana. Quando invece le femmine si appresteranno a deporre, infoltiranno la tana di seta per proteggerla maggiormente.
Monocentropus lambertoni è un ragno davvero schizzinoso con il cibo: la maggior parte delle persone che lo hanno allevato hanno perso i loro esemplari proprio perché non si alimentavano e, di conseguenza, morivano. Una delle soluzioni da provare per invogliare il ragno a mangiare è quella di offrire il cuore bovino. Somministrando un piccolo pezzo di cuore nei pressi della tana, si potrà osservarli consumare con calma il cibo offerto. Attenzione ovviamente ad una corretta pulizia dei residui, pena la formazione di muffe. Altri allevatori consigliano di cibarli con piccole lucertole o rane, ma credo sia meglio evitare la somministrazione di vertebrati vivi in allevamento.
Per il resto sarà sufficiente tenere in considerazione i consigli generici utili ad allevare una migale, come riportato nel nostro articolo L’allevamento delle Migali
RIPRODUZIONE
Tendenzialmente Monocentropus lambertoni non è aggressivo negli accoppiamenti.
Nelle settimane prima dell’accoppiamento è bene alimentare sufficientemente la femmina. Dopo 2 o 3 pasti e dopo che il maschio ha prodotto la tela spermatica, si procede con l’unione dei due esemplari.
Il maschio, percependo la presenza della femmina inizierà a vibrare e questa, se recettiva, inviterà con altre vibrazioni il maschio ad avvicinarsi. La femmina lascerà che il maschio introduca i bulbi e rimarrà per qualche secondo in uno stato di immobilità. Da notare che la femmina potrebbe avvinghiarsi al maschio per avvicinarlo il più possibile. Quando il maschio avrà terminato, si allontanerà senza troppi pericoli.
Dopo circa 3 mesi, la femmina inizierà a intelare la zona della tana con della seta molto fitta e resistente. Al centro, nel punto dove deciderà di posizionerà l’ovisacco, inizierà a tessere un “fazzoletto” sospeso rispetto al livello del substrato. Deporrà le uova su questo fazzoletto per poi ricoprirle con altra tela, formando una struttura simile ad un’amaca. È questo un carattere comune a quasi tutte le migali africane e si discosta dai consueti ovisacchi sferici prodotti dai Theraphosidae diffusi nel resto del mondo.
Dopo la deposizione, la femmina continuerà a rinforzare il cocoon con altra tela formando un anello al centro del quale si posizionerà per proteggerlo. Si allontanerà poche volte e non si alimenterà per tutto il periodo precedente alla schiusa. Soltanto quando le larve saranno pronte per uscire, dopo tre stadi larvali, aprirà una breccia nell’ovisacco per favorirne la fuoriuscita.
Gli ovisacchi osservati contenevano un numero di uova abbastanza basso (massimo 40) con schiuse di 15-20 piccoli.
REFERENZE
Fage, L. (1922). Materiaux pour servir à la faune des arachnides de Madagascar (Premiere note). Bulletin du Muséum National d’Histoire Naturelle de Paris 28: 365-370.
Fage, L. 1946. Complément à la faune des Arachnides de Madagascar. Bulletin du Muséum National d’Histoire Naturelle, Paris, 2è sér. 18(3): 256-267.
iNaturalist record Monocentropus lambertoni: https://portugal.inaturalist.org/observations/9795646
Riserva speciale dell’Ankarana https://www.parcs-madagascar.com/parcs/ankarana.php